All angolo di Russo opere vive e cosmiche firmate
Corrado Abate
Alto Adige — 04 marzo 2010 pagina 29 sezione: AGENDA
BOLZANO. Arte in casa apre la stagione 2010 con una bella mostra
dello scultore Corrado Abate (Biella, 1977), giovane artista in via di
affermazione, già presente a KunStart l’anno scorso, il cui ritorno è
annunciato nella Fiera dell’ Arte anche per l’ imminente nuova
edizione. Umberto Russo, nel suo “Angolo”, fino al 7 marzo ospita
alcune opere dell’ autore piemontese, cinque sculture di vario
formato ed una quindicina di bozzetti su carta. Abate si esprime
prevalentemente attraverso una materia viva, il legno, elemento
naturale che lo accompagna fin dai primi giochi di bambino, nel
quale ha scoperto via via sempre nuove affinità in cui si riconosce
appieno ed in cui ora ripone tutto il proprio impegno espressivo.
«Nasco nel legno... - afferma Abate -. L’ho studiato attraverso
l’esperienza dei vecchi, falegnami o contadini che fossero, nelle
leggende e nella mitologia, nella botanica». Il tempo che scorre è
uno dei temi cui l’ artista dedica molta attenzione; molti suoi lavori
sono il prodotto di osservazioni e ricerche sulla percezione della
fuggevolezza del tempo. Sensazioni, che Abate tende a misurare, in
un certo senso, attraverso la sindrome del “bicchiere mezzo vuoto”,
sostenuto da una sorta di pessimismo cosmico, sempre teso a
rivendicare la condanna ad una esistenza troppo breve. Una
memento mori, un po’ nichilista, con un certo risentimento verso il
destino comune ed inesorabile. Tutto ciò diventa forma attraverso il
suo comporre plastico, in cui si avvale anche di metallo ed altri
materiali, in una elaborazione che crea una certa osmosi tra arte ed
alchimia, evocando influssi tra una improbabile pietra filosofale e il
risanamento della materia esposta a corruzione. L’ irriducibile
bisogno di comprendere, così limitato dal tempo, trova
rappresentazione in una congenialità di rapporti interdisciplinari,
tra chimica, fisica, psicologia, attraverso l’ arte tridimensionale in
cui Corrado Abate, nella singolare complicità con l’ essenza del
legno proietta memorie, esperienze, speranze. © RIPRODUZIONE
RISERVATA - Severino Perelda /
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